La disgrafia

La disgrafia è un disturbo non verbale, che coinvolge tipicamente la scrittura di parole e di numeri e l’utilizzo del segno grafico, in misura lieve, media o severa. Il bambino con disgrafia può risultare anche impacciato ed in difficoltà con alcuni compiti di motricità fine. Può inoltre risultare poco organizzato nella gestione del materiale e del lavoro autonomo, anche intorno ai 10 o 11 anni, cioè alla fine della scuola elementare. Anche in assenza di altri disturbi, il bambino con disgrafia può avere difficoltà nella scrittura di numeri e nell’utilizzo dell’incolonnamento di cifre, se non è coadiuvato (soprattutto i primi tre anni) dall’insegnante attraverso l’utilizzo di strumenti come il colore.

E’ importante sottolineare che: scrivere e incolonnare male i numeri comporta per questo bambino difficoltà nel ricostruire i calcoli correttamente. Quando poi deve disegnare figure o grafici, questo bambino può trovarsi molto in difficoltà: egli non solo fa molta fatica (anche con il righello), ma si rende anche conto che il risultato del suo lavoro è esteticamente scadente.
La sua prestazione sul piano grafico può migliorare con il tempo solo grazie all’intervento di figure esperte, quindi l’insegnante dovrebbe accogliere massimamente le sue difficoltà e garantirgli aiuto attraverso un affiancamento costante e consentendogli (quando così concordato anche con la famiglia) di utilizzare un PC per la scrittura di numeri, per il disegno di grafici e per il disegno di cartine geografiche. Se non è possibile utilizzare il PC  a scuola, per i motivi più vari, è necessario a casa. A scuola, è possibile sollevare il bambino da richieste grafiche proponendogli verifiche a risposta chiusa, o con schemi da riempire e numeri già incolonnati.

La Disgrafia può essere associata ad un altro Disturbo oppure a tutti gli altri, che ne vengono ovviamente aggravati.