Cosa fare a casa e in famiglia

Quando un genitore deve affrontare il problema di un figlio con un disturbo di apprendimento può sperimentare sentimenti di ansia, aggressività, frustrazione rispetto alla diagnosi ricevuta. I genitori che si lasciano trasportare da questo tipo di vissuti e sentimenti non aiutano però i loro bambini a superare con successo il disturbo.
È importante, invece, che i genitori si attivino in prima persona cercando di capire che cosa significa la discalculia e quali difficoltà (non solo in ambito matematico, ma anche psicologico) implichi per il loro bambino. Solo in questo modo potranno implementare e portare avanti le modalità e le strategie più adeguate per affrontare questo disturbo. Il bambino riceverà quindi un supporto fondamentale per affrontare e superare i suoi problemi.


Il genitore dovrà quindi:
- informarsi il più possibile sul problema discalculia
- cercare una valutazione diagnostica appropriata
- discutere del problema con tutti gli insegnanti
- evitare di incolpare se stessi o gli insegnanti del problema discalculia
- contattare associazioni che si occupano dei disturbi dell'apprendimento
- aiutare il bambino nelle attività scolastiche, in particolare attuando esercizi che puntino a favorire il conteggio a mente e scritto in modo divertente, utilizzando anche esempi pratici con oggetti della casa (ci sono in frigorifero 7 mele quante ne rimangono se ne mangio 4?)
- associare l'apprendimento delle tabelline con filastrocche e canzoncine in rima
- aiutare il riconoscimento da parte del bambino della grandezza di un insieme utilizzando oggetti della vita quotidiana (quanti sono questi bottoni, quante sono queste caramelle? ecc.)
- effettuare delle "gare" tra il genitore e il bambino in cui si mette in palio alla fine, dopo diversi calcoli, una piccola ricompensa (un biscotto ad esempio)
- rinforzare il bambino nei successi che ottiene e aiutarlo ad acquisire una buona autostima
- aiutare il bambino ad affrontare le attività scolastiche e in particolare la matematica e in generale il campo scientifico in modo divertente, stimolando le sue domande e i suoi interrogativi
- confrontarsi con il proprio figlio anche su tematiche che non riguardano per niente l'ambito scolastico ma la sua vita più in generale (amicizie, divertimenti, interessi, sport, ecc.)
- supplire il disturbo con strumenti compensativi (uso del computer e di programmi appositi sulla discalculia, della tavola pitagorica, uso della calcolatrice, ecc.).


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