Storia di Victor – racconto in prima persona

Ciao sono Victor, ho scoperto di essere discalculico e disortografico il 23 maggio del 2012. Mi sono sempre impegnato a scuola, ma durante le scuole elementari non avevo molto successo a causa dei miei errori di calcolo continui e di grandi difficoltà nello scrivere e nel leggere.

A casa ricevevo molto aiuto da parte dei miei genitori che hanno sacrificato i loro hobby per seguirmi nel mio percorso scolastico. Iniziando le scuole medie ci sono stati dei miglioramenti sostanziali nei miei voti e anche la mia autostima era aumentata, comunque impiegavo sempre molto tempo per fare i compiti a casa e a leggere, ma a scuola riuscivo a completare tutte le verifiche nei tempi richiesti e con ottimi risultati! Paradossalmente soprattutto in matematica.
Al momento della scelta della scuola superiore non ho avuto dubbi: il liceo scientifico; mi era stato consigliato dagli insegnanti e dalla famiglia. Non sapevo che il liceo sarebbe diventato il mio incubo!

Improvvisamente i miei risultati scolastici sono precipitati... senza che riuscissi a capirne il motivo. Ho sacrificato ogni attimo della mia prima liceo solo ed esclusivamente a studiare, senza miglioramenti. I miei genitori, chiamati a colloquio, dalla professoressa di matematica, si sono sentiti dire che io non ero fatto per gli studi scentifici e che avrei dovuto abbandonare il liceo al più presto.

E' importante osservare che dai professori non ho ricevuto alcun aiuto, solo commenti sprezzanti e sguardi che tentavano di dissuadermi dal continuare quello che era diventato per me un vero e proprio calvario. Non volevo più andare a scuola, pensavo veramente di non essere in grado di fare il liceo, per quanto non rinunciassi a voler continuare a frequentarlo.
La mia famiglia mi chiedeva continuamente perché non riuscissi a finire le verifiche e perdessi la concentrazione, ma io non sapevo rispondere. Alla fine mia madre, alla ricerca di una risposta, navigando su internet, incontrò la sigla DSA. Così ogni venerdì io uscivo da scuola e andavo all'ospedale psichiatrico per svolgere i test, di cui fortunatamente ho ricevuto i risultati nel giro di un paio di mesi. Portammo la certificazione alla segreteria scolastica, da consegnare ai professori e al preside.
Mia madre fu chiamata a colloquio, sempre dalla professoressa di matematica, che esordì in questo modo: “Mi spieghi un  po', che cos'è questa discalculia?, vuol dire che non sa fare i conti?“, il tutto condito con una nota di sarcasmo. Come sapete bene la professoressa doveva già essere informata di cosa fosse la discalculia!
In ogni caso l'unico provvedimento a questa mia, come la chiamavano loro, “malattia”, fu quello di mettermi in mano una calcolatrice, ma solo durante le verifiche di geometria... dove era completamente inutile perché consistevano in dimostrazioni dove non è presente neanche un numero.
Ho aspettato gli scrutini di fine anno, avevo solo una materia insufficiente, ovviamente matematica, quindi sono stato promosso senza debiti a settembre, fortunatamente! Saputi i risultati dello scrutinio andai direttamente in segreteria per cambiare scuola, ma non indirizzo!
Da Abbiategrasso mi sono trasferito a Corsico, dove ho trovato un'ottima scuola in cui i miei problemi sono considerati e dove sono aiutato a trovare delle strategie nella speranza di essere sempre meno dipendente dagli strumenti compensativi e dispensativi.

Io vorrei comunicare a quelli che io amo chiamare i miei “colleghi” DSA di non farsi abbattere dalle critiche o dagli insuccessi, di continuare ad insistere nel perseguire i propri obbiettivi!
E vorrei suggerire agli insegnanti di immedesimarsi nell'alunno, che sia DSA o meno, perché purtroppo, spesso e volentieri, gli studenti vengono, in buona fede, trattati come gruppo; per cui le esigenze del singolo vanno a perdersi nel dimenticatoio.
Inoltre vorrei aggiungere che l'informazione all'interno del mondo della scuola su tutto ciò che riguarda i disturbi specifici dell'apprendimento è molto, anzi esageratamente bassa! In più, sfortunatamente esistono persone che nella totale incompetenza e presunzione pensano che la certificazione DSA serva per studiare poco e facilitare i compiti scolastici. Occorre evitare che questo tipo di individui arrivi all'insegnamento perché può far danni a volte irreparabili.
Io mi sono trovato di fronte una persona di questo genere, ha influito molto sulla mia psiche, pian piano mi sto riprendendo, ma ho dovuto cambiare scuola, viaggiare, con una considerevole spesa sia in tempo che in denaro.

Vi sembra giusto?