Iperattività - cosa fare a casa e in famiglia

I genitori di un bambino con ADHD si confrontano quotidianamente con la sua difficoltà a svolgere una serie di azioni, quali ad esempio stare attento, tenere a freno le proprie reazioni, portare a termine i compiti, ascoltare e seguire le conversazioni, ecc. Tali difficoltà suscitano nella famiglia una molteplicità di vissuti e sentimenti quali frustrazione, aggressività, impotenza, intolleranza che alimentano un rapporto spesso conflittuale con il bambino e non lo aiutano a superare le sue problematiche.
Per questo motivo, si è capito che, oltre ad un aiuto individualizzato al bambino, è importante che vengano supportati dagli esperti anche i genitori, sia spiegando loro una serie di tecniche che permettono al figlio di gestire in modo più adeguato e consapevole le sue difficoltà, sia offrendo loro un sostegno psicologico nei momenti particolarmente critici.


Se si evidenziasse la diagnosi di disturbo di attenzione con iperattività il genitore dovrà:
- informarsi il più possibile sul problema

- cercare una valutazione diagnostica appropriata
- cercare di restare calmo non reagendo con aggressività e punizioni al comportamento irrequieto del bambino
- organizzare il più possibile le diverse attività che il bambino deve svolgere durante la giornata specificando sempre gli orari di inizio e di fine delle stesse
- organizzare situazioni ben strutturate
- non modificare improvvisamente i piani della giornata senza informare il bambino
- tentare di far rispettare regole di comportamento semplici e chiare
- aiutare il bambino ad essere ordinato dandogli piccoli incarichi che deve portare a termine (riordinare il proprio materiale scolastico ecc.)
- supportare il bambino nell'organizzazione delle sue attività didattiche aiutandolo a suddividere le materie per colori, a controllare l'esecuzione dei compiti che spesso dovranno essere svolti con l'ausilio di un adulto, a pianificare lo studio scritto e orale dei giorni successivi
- controllare periodicamente che il bambino non abbia perso il materiale scolastico
- aiutare il bambino a prendere in considerazione le conseguenze positive e negative delle sue azioni
- aiutare il bambino a migliorare le sue abilità sociali e di comunicazione
- esplicitare chiaramente che cosa il bambino deve fare piuttosto che quello che non deve fare
- evidenziare i punti di forza piuttosto che quelli di debolezza e rinforzare sempre la sua autostima
- non dare mai troppe informazioni o indicazioni contemporaneamente
- valutare sempre che il bambino abbia compreso le indicazioni date
- limitare l'utilizzo della TV e dei videogiochi stimolando invece l'apprendimento con il computer
- offrire le condizioni perché il bambino abbia sempre degli spazi adeguati e sufficienti in cui muoversi
- non inibire la capacità di sperimentazione e di movimento del bambino paralizzandolo con continui divieti e critiche
- tenere lontano il bambino, durante lo svolgimento dei compiti, da stimoli distraenti (quali ad esempio televisione, radio, ecc.)
- aiutare il bambino a ordinare la propria scrivania o il proprio armadio escogitando alcuni criteri organizzativi semplici (ad esempio suddividere i maglioni o altri indumenti per colore uguale ecc.)
- controllare periodicamente il diario per capire se gli insegnanti hanno delle comunicazioni da dare di cui il bambino, a causa della sua disattenzione, si dimentica di riferire
- supportare il bambino a concentrarsi su una determinata attività (lo studio di un brano ecc.) per periodi sempre maggiori e far seguire un rinforzo positivo al raggiungimento dell'obiettivo
- stabilire in casa dei luoghi ben precisi in cui il materiale scolastico deve essere riposto
- aiutare il bambino a gestire la sua aggressività e ad escogitare adeguate strategie per far fronte ai sentimenti e alle emozioni negative
- fornire al bambino esperienze positive di socializzazione in un ambiente in cui possa essere facilmente accettato dagli altri bambini
- rinforzare il bambino in ogni successo anche minimo che ottiene
- non effettuare confronti con i fratelli o con altri bambini
- sostenere il bambino dandogli fiducia, non colpevolizzandolo rispetto alle sue difficoltà
- aiutarlo a vivere le attività scolastiche in modo divertente e ludico stimolando la sua curiosità
- fare delle pause anche brevi durante lo svolgimento dei compiti
- non perdere mai l'autocontrollo (ad esempio, urlando, utilizzando espressioni offensive, ecc.)
- adottare un clima educativo familiare improntato alla coerenza e all'accordo da parte dei genitori sulle regole educative da insegnare altrimenti si aumenta la confusione e l'incertezza nel bambino
- mantenere un clima familiare caratterizzato da tranquillità e serenità e non contrassegnato da tensioni, stress e mancanza di rispetto tra genitori che aumentano l'agitazione e il grado di aggressività nel bambino.


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